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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

CRISTIANESIMO E FILOSOFIA

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Ben presto il Cristianesimo dovette affrontare una doppia sfida : - una  dall'esterno portata dalla società e dalla cultura pagana contro la nuova fede, accusata di essere pericolosa per la stabilità politica ed economica dell'impero; - l'altra, interna, a causa delle diverse interpretazioni dello stesso messaggio cristiano. In questa sfida si impegnano i Padri apologisti. Nel II sec. d.C compaiono le prime vere scuole cristiane, dove oltre alla dottrina cristiana viene insegnata la filosofia greca. i primi maestri cristiani vengono chiamati didaskaloi . una delle prime scuole sorse verso il 190 ad Alessandria d' Egitto, capitale culturale fino all'inizio del mondo ellenistico, chiamata Didaskaleion, a lavorarci sono Panteno, Clemente Alessandrino e Origine. nella scuola vengono insegnate anche le 7 arti liberali : grammatica, logica/dialettica, retorica, aritmetica, geometria, musica e astronomia. Con il Catecumenato (condizione di coloro che si

RIASSUNTO IL NOME DELLA ROSA: LA TRAMA.

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Il romanzo è ambientato nel 1327 in un monastero benedettino dell’Italia settentrionale ed è narrato in prima persona dal protagonista,   Adso da Melk , ai tempi giovane novizio, che ormai anziano racconta le vicende accadute al monastero, e le indagini condotte dal suo maestro,   Guglielmo da Baskerville , un frate francescano. Nel novembre del 1327 i due arrivano nella ricca abbazia per svolgere un delicato incarico diplomatico: fare da mediatori tra gli alti esponenti degli ordini religiosi per ricomporre la frattura fra papato e impero. Dopo il loro arrivo, l'abbazia viene sconvolta da una serie di morti inspiegabili. L’intera vicenda si sviluppa in sette giorni, che Adso nelle sue memorie suddivide secondo la scansione del giorno della regola benedettina: mattutino e laudi, ora terza, ora sesta, ora nona, vespri, compieta. Il primo delitto è nei confronti del miniaturista Adelmo , un monaco ancora giovane che aveva avuto un rapporto sessuale con Berengario, l'

LA PRIMA EDUCAZIONE CRISTIANA E L’IMPORTANZA DEI FANCIULLI

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Nei primi secoli l’educazione cristiana non si appoggia a una vera struttura scolastica, ma è basata sul rapporto personale, il quale ricorda l’azione degli apostoli, l’educazione informale viene portata avanti dai Padri apostolici , i quali si ispirano direttamente dall’insegnamento degli apostoli. Nell’ottica cristiana l’insegnamento è rivolto a tutti , senza differenza di sesso, età, condizioni sociali ... Quello cristiano è un messaggio universale che, attraverso un rinnovamento interiore vuole condurre alla salvezza dell’anima . Il messaggio di Cristo che l’educatore deve trasmettere è incentrato sull’ amore per gli altri , riflesso dell’amore per Dio. Per Cristo i fanciulli diventano un esempio da imitare: “farsi simi a loro” per ricevere il premio divino.

CRISTIANESIMO ED EDUCAZIONE: LA SALVEZZA DELL’ ANIMA

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Negli ultimi secoli dell’impero romano si afferma una nuova religione: il Cristianesimo . Esso nasce con la predicazione di Cristo in Palestina, dopo una serie di persecuzioni diventa la religione ufficiale dell’impero.   Man mano che l’impero, soprattutto d’Occidente va incontro alla rovina cresce l’importanza della Chiesa .  Basilica di Santa Croce, Firenze I Monasteri , i quali sorgono in campagna, sono il luogo di pace, lontani dalle guerre ma anche il luogo di trascrizione di opere del passato. Il cristianesimo manifesta una spiccata vocazione pedagogica. Cristo è il maestro e predica la “buona novella”. I primi strumenti dell’educazione cristiana sono i Vangeli incentrati sulla figura di Cristo e sul suo esempio . Fondamentale nell’educazione è l’imitazione di Cristo. Cristo, come testimoniano i Vangeli insegnava attraverso esempi concreti, contenuti nelle numerose parabole . La parabola è quindi un racconto didascalico che ricorre a esempi con